Si tratta di sequestro preventivo – equivalente all’ammontare delle presunte imposte evase (Ires ed Iva) dal 2007 al 2010 – di beni e disponibilità finanziarie disposto dall’Autorità giudiziaria nei confronti di quattro persone indagate per violazioni di carattere penale e tributario.
La Guardia di Finanza ha accertato un caso di “esterovestizione” messa in atto dagli indagati che, per ottenere risparmi fiscali, pari alle somme sequestrate, hanno localizzato in modo fittizio in un’altra nazione a fiscalità agevolata la residenza fiscale di una società, che secondo le Fiamme Gialle di fatto operava a Brindisi, sottraendosi così agli obblighi di dichiarazione in Italia.