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Brindisi: il presidente dei geometri Iaia si è dimesso

Provincia di Brindisi

Scritto da il 8 Febbraio 2012 - 14:40

Il geometra Nicola Iaia

Da stamattina i geometri brindisini non hanno più un presidente: infatti il francavillese Nicola Iaia, presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e dei Geometri laureati di Brindisi, ha rassegnato le sue dimissioni dopo 24 anni di ininterrotto “comando” alla testa della laboriosa categoria professionale.

Iaia, 74 anni, è geometra libero professionista da 53 primavere; da sempre ha combattuto in prima linea nella battaglia sulle competenze che vede impegnati i geometri da una parte e i “cugini” architetti e ingegneri dall’altra; e nella sua lettera di dimissioni, inoltrata a tutti i colleghi della provincia e alle autorità locali, il geometra Iaia invita a non demordere. Riportiamo di seguito il testo completo della missiva firmata dal presidente dimissionario.

Sapere interpretare bene i tempi. La chiave di lettura di un ruolo rappresentativo ed operativo come quello che mi onoro di rivestire è strettamente legata proprio alla capacità di comprendere al meglio il trascorrere del tempo ed i suoi effetti nella società civile e politica. Oggi più che mai sento che ventiquattro anni di esperienza da Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Brindisi debbono sostanziarsi in lungimiranza, in capacità di guardare oltre. Non ho mai creduto nel concetto di “ricambio generazionale” affidato unicamente al dato anagrafico, ma credo fermamente nell’attitudine a proiettarsi ed a proiettare le azioni. Preferisco pensare quindi, ad un patto generazionale come base di un progetto di ampio respiro, per il Geometra del futuro. Un progetto che metta in relazione quello che si è fatto, quello che non si è fatto, quello che si fa e, soprattutto, quello che si dovrà fare per essere al passo coi tempi per vincere “la madre di tutte le battaglie”: le competenze professionali del Geometra acquisite e poste in essere, nel tempo, con successo, nel settore del cemento amato. La liberalizzazione delle professioni potrà essere il momento topico per certificare le competenze del Geometra nel settore del c.a. purchè si abbia pronto il progetto da sottoporre in modo inequivoco al Legislatore al fine di poter contare su una “norma di legge” e non già su una “norma regolamentare” di rango inferiore. Se questo scopo primario non sarà raggiunto, al di là delle attuali “alchimie” sarà invece certificata la fine di questa storica professione. Per il C.N.G. e Geometri laureati quindi, vincere questa battaglia, significherà lasciare traccia nella storia della categoria e soprattutto significherà, nell’Italia dei Comuni (circa 8000 Comuni) saldare storicamente un felice sposalizio tra il Geometra e la società civile nel contesto di un moderno divenire. Questo legame tra il Geometra e la società va conservato, garantito, difeso e consolidato con nuove professionalità. Vincere “la madre di tutte le battaglie” significherà anche restare a pieno titolo nell’alveo delle professioni intellettuali. Non credo sia il caso di sottolineare il forte sentimento, che va al di là del senso di appartenenza alla categoria, che connota la mia presidenza del Collegio. Questo sentimento forte e profondo mi induce a ritenere che sia arrivato il momento di sfidare, per l’appunto, i tempi, dando forza alla nostra professione con lungimiranza, intuito, conoscenza di sé e consapevolezza che nessuno, dal vertice alla base, è indispensabile. Ritengo quindi che sia arrivato il momento di dare un segnale ai più giovani, che non è una cortese concessione, ma la espressa richiesta di riprendere con vigore una sfida di categoria inoltrata a chi ha ancora “il peso leggero degli anni” per rovesciare con audacia lo “stato di cose esistenti”. Esattamente ciò che non avviene con sufficiente frequenza nelle Istituzioni Pubbliche. Ciò è un primo passo verso la declinazione della professione al tempo giusto, che è quello che viviamo. Serve leggerezza d’animo, ma servono anche preparazione ed audacia per passare il testimone e per raccoglierlo. Ecco, oggi credo di avere l’animo per passare il testimone, con la consapevolezza di avere sempre cercato di interpretare al meglio le esigenze dei Geometri della terra di Brindisi, interloquendo con tutte le istituzioni del territorio. La voce del Collegio di Brindisi non è mai mancata nel contesto delle Assemblee Nazionali della Categoria. Ed allora, con questa visione rassegno le dimissioni da presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Brindisi, pronto ad esprimere, come sempre liberamente, ciò che penso, nell’interesse dei Geometri.

Geom. Nicola IAIA

In questa fase di “interregno” a piazza Cairoli, i geometri brindisini saranno guidati dal vicepresidente del Collegio Otello Marcello Coccioli, geometra torrese comunque già da tempo ritenuto il favorito alla successione di Iaia.

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