Xylella: 3,14 ettari di eradicazione per ulivo infetto. A Oria già oltre 30 ettari
Cronaca
Scritto da Claudio Matarrelli il 29 Aprile 2015 - 19:39
Le piante vicine al focolaio oritano sono le prime a rischiare, con l’attuazione delle nuove disposizioni europee
Come annunciato ieri dalla Commissione Europea, nei focolai a nord della provincia di Lecce è stata disposta l’eradicazione di tutti gli ulivi ritenuti infetti da Xylella Fastidiosa e di tutte le piante potenzialmente contagiabili, anche se sane, nel raggio di cento metri.
Le specie interessate sono centinaia, talmente tante da immaginare che ogni vegetale nella zona vada estirpato. L’unico dubbio che permane al momento è se anche i vitigni – altra coltivazione pregiata del territorio, al momento non intaccata dal batterio – potranno essere vittime innocenti delle disposizioni europee.
A conti fatti, anche per un singolo albero infetto saranno ripuliti 3,14 ettari (100mx100mx3.14 = 31400 mq = 3,14 ha), estendendo di metro in metro l’area per ogni altra vicina pianta contagiata.
Lasciando da parte i calcoli, ed effettuando delle misurazioni reali ma approssimative intorno al focolaio di Oria, con gli strumenti offerti dal portale dedicato all’emergenza, le eradicazioni che potrebbero interessare tra qualche settimana la città federiciana riguarderebbero una superficie di oltre 30 ettari.
Un’area molto estesa, con molti proprietari coinvolti, ritenuta al momento la prima in cui intervenire, in quanto molto più a nord del Leccese.
Oria potrebbe diventare così, all’improvviso, la zona con le più aspre conseguenze del piano anti-xylella.
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