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“Vi presento Lunita Pascal”, moda “made in Salento”.

Dall'Italia e dal mondo

Scritto da il 16 Novembre 2010 - 3:23

Inverno alle porte. Un evento originale ed eccentrico scalda e accende un lunedì di fine novembre: è la prima apparizione, nel mondo della moda, di Bruna Pizzichini, in arte Lunita Pascal. La giovane stilista e designer leccese ha scelto infatti la propria città per presentare in anteprima assoluta la sua nuova collezione. Prestigiosa la location: il foyer di uno dei Teatri più grandi ed antichi di Puglia, il Politeama Greco che il 29 novembre ospiterà le creazioni della designer salentina – abbigliamento, calzature e accessori – a testimoniare un’idea tutta nuova di femminilità.

A dispetto del nome, che ha il profumo dei paesi baschi, c’è un rigore creativo quasi zen nella moda di Lunita Pascal ma anche tanta follia istintiva da italiana del sud. E c’è soprattutto una scelta forte e orgogliosa: produrre tutto in Salento avvalendosi, per la realizzazione dei capi, di sartine e magliaie del posto (come si faceva una volta…) per un brand dunque che può fregiarsi a pieno titolo della dicitura “handmade”, ovvero tutto rigorosamente “fatto a mano”, dal disegno al taglio, dal cucito al confezionamento. Altro tema ricorrente del marchio è quello del riciclo. Lunita recupera, come un robivecchi ecologista, materiali scartati e oggetti in disuso, metallo, pietre, lana, stoffe e scampoli e li trasforma, riadattandoli per nuove applicazioni e un’altra vita, una dimensione diversa. Innovazione ed artigianalità che si fondono.

Ma com’è la donna di Lunita Pascal? “Sicuramente soffice, sensuale ed eclettica” afferma la stilista. “La mia è una donna che si muove al ritmo di un’eleganza semplice, basica ma preziosa. L’anima “handmade” la rende speciale, il mood un po’ rétro la rende femminile. Delle forme così discrete e dei colori così neutri e basici possono essere inoltre molto versatili e funzionali”. Abbiamo curiosato da vicino nei backstage della sfilata… “E’ un nuovo minimalismo?” le chiediamo. “Sì, sono abiti senza finzioni, manipolazioni o effetti speciali, intimi ed affettivi, ma con dettagli così sostanziali da non poter essere tralasciati. Possiamo chiamarlo o . Ricordate i modelli anni 50 e 60 con vita stretta e lunghezze al ginocchio? Era una femminilità sobria ma molto chic.” “Il futuro che guarda al passato”: non a caso una delle “regole” del suo decalogo, catturata dal sito www.lunitapascal.com

Un evento non solo moda però quello patrocinato tra l’altro dalla Provincia di Lecce. C’è infatti anche tanto spettacolo, poiché Lunita ospita, in seno alla sfilata, i contributi preziosi di alcune artiste-amiche: dai suoni originali composti appositamente per il défilé da Caterina Bubbico e suonati live, al singolare monologo a tema recitato da Gabriella Monteduro, alle raffinate suite della violinista Francesca Schirinzi.

Il programma prevede, a partire dalle 17.30, la conferenza stampa nel foyer del teatro, a seguire un tea-break e poi il back-stage aperto al pubblico. Alla sfilata, il cui inizio è previsto per le ore 20.30, si accede per invito.

“Vi presento Lunita Pascal”, moda “made in Salento”.

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