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Prof. Malva: alcune osservazioni sui beni culturali di Oria

Politica

Scritto da il 24 Giugno 2010 - 16:31

Per l’ex assessore il restauro del Sedile di Oria non sarebbe stato completato

inaugurazione del Sedile di Oria dopo il restauro

Il prof. Pino Malva durante l'inaugurazione del Sedile dopo il restauro, il 18 luglio 2009.

A margine del Consiglio Comunale del 3 giugno scorso, avevamo chiesto maggiori informazioni al consigliere  di opposizione prof. Pino Malva a seguito di un suo intervento ad ampio raggio su turismo e beni culturali.

Diversi erano stati i temi sui quali il professore aveva richiamato l’attenzione. Malva lamentava scarsa cura per i monumenti oritani. Disattenzione che si evidenzierebbe non solo nella mancanza di manutenzione ordinaria, ma anche nella pessima riuscita di alcuni degli interventi che nel corso del tempo si sono realizzati.

Dalla discussione erano emersi diversi spunti interessanti: dai resti delle mura medievali già pieni di erbacce dopo pochi mesi dalla fine del restauro, al pessimo rifacimento della pavimentazioni in piazza Manfredi, passando per la disorientante segnaletica indicante il “Quartiere Ebraico”, che farebbe girare in tondo i turisti senza mai giungere a destinazione.

La statua di Costantino

La statua di Costantino

Un accenno anche alla statua di Costantino che campeggia in piazzale Cattedrale e da anni è senza un braccio, per un pezzo che andrebbe semplicemente riavvitato.

Ma, in particolare, l’attenzione di Malva si era rivolta al restauro del Sedile, operazione che in fase di realizzazione aveva seguito in prima persona, giorno dopo giorno, e che, secondo il suo parere, non sarebbe mai stata completata.

Il Palazzo Sedile di Oria

Palazzo Sedile

Due sarebbero le mancanze per ultimare l’opera. La statua sulla sinistra, guardando il Sedile, rappresentante probabilmente il vescovo Teodosio, sarebbe stata lasciata senza un bastone, prima presente, di cui era previsto il ripristino.
Il secondo intervento mancante sarebbe quello di ripulitura di un affresco interno al palazzo, rappresentante la Madonna, già restaurato circa dieci anni fa, che durante gli ultimi lavori sarebbe stato macchiato e, prima della fine dei lavori doveva essere ripulito. Operazione, quest’ultima, mai effettuata.

Ultima nota critica del consigliere in merito alla triste fine che avrebbero fatto tre plastici rappresentanti la città di Oria in varie epoche, realizzati un decennio addietro con fondi comunali, che dopo essere stati spostati da Palazzo Martini alla chiesa di San Giovanni Battista, adesso sarebbero finiti in abbandono nei locali dell’ex polveriera, attuale sede dei magazzini ortofrutticoli.

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