Oria: Piazza Manfredi invasa da…
Cronaca
Scritto da Claudio Matarrelli il 26 Giugno 2010 - 7:24
La centralissima piazza oritana nei mesi estivi si popola di “simpatiche” presenze.
Sono tante, rosse, atletiche, vanno ghiotte di birra e dal loro nome sembrerebbero di origine americana. La sera invadono la centralissima piazza Manfredi di Oria e senza pudore non esitano a saltare addosso ai presenti, risalendo lentamente e delicatamente dai piedi in su.
Purtroppo per i maschietti oritani non stiamo parlando di meravigliose pin-up, ma di numerose blatte Periplaneta americana.
Una specie di scarafaggi di origine africana, nonostante il nome americaneggiante, tra le più infestanti al mondo, presenti un po’ in tutte le zone della Terra.
Grandi tra i tre e i cinque centimetri, amano banchettare tra i tavolini della piazza, raccogliendo i resti organici di ciò che di buono la movida oritana offre.
Non esitano però ad essere invadenti. Risalgono agevolmente sui tessuti grazie alle ali e alle zampette spinose. Capita così, piuttosto di frequente, che il malcapitato di turno se ne ritrovi una sulla propria maglietta, con le lunghe antenne che librano nell’aria.
Da buoni scarafaggi sono morfologicamente predisposti ad agire come vettori di batteri e altri microorganismi raccolti nella sporcizia che trovano sul proprio cammino, divenendo possibili portatori di enterobatteri e salmonelle. Oltre a veicolare microbi col corpo, li disseminano nell’ambiente attraverso le deiezioni e i rigurgiti.
Un’invasione pacifica, ma poco gradevole e soprattutto insalubre, la loro. Così se fino a qualche settimana addietro le lamentele più diffuse in piazza erano relative alle auto parcheggiate e ai cani randagi, adesso le impertinenti blatte stanno conquistando un posto d’onore tra le recriminazioni piazzaiole.
Intanto, in questi primi giorni d’estate, tra gli esercenti di piazza Manfredi non manca già chi ripromette denunce per ottenere l’intervento delle Autorità, chiedendo a gran voce una condanna a morte: una camera a gas per “malote” targata Baygon.
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