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PD Oria: «auspichiamo un dialogo costruttivo su questioni di prioritaria importanza»

Politica

Scritto da il 13 Gennaio 2013 - 12:49

Vi proponiamo un intervento della segreteria cittadina del PD.

Le cronache giornalistiche e gli eventi concreti degli ultimi giorni hanno registrato un regresso della nostra comunità, sia dal punto di vista temporale che da quello contenutistico. Da quasi cinque lustri ormai, faide personali interne alle varie amministrazioni (di ogni colore politico) che si sono succedute nel corso degli anni hanno paralizzato seri progetti finalizzati allo sviluppo del territorio e alla valorizzazione delle nostre potenzialità economiche, culturali, turistiche e paesaggistiche: tutto ciò ha più volte bloccato il rilancio delle varie risorse presenti nella nostra città in tali prospettive. Inoltre, la trasposizione delle beghe personali sul livello politico-istituzionale, oltre al grave handicap appena citato, denota l’immaturità di un’intera classe politica, gruppo dirigenziale all’interno del quale è divenuto molto labile il confine tra uomo politico e uomo di piazza.

A tal proposito, il PD di Oria non intende inquinare ulteriormente la dialettica intorno alle questioni del personale comunale, perimetro di riferimento del Segretario generale e del Sindaco, figure a cui va tutta la nostra fiducia in tal senso. Al contrario, continueremo a porci come interlocutori seri e interessati rispetto ai temi di interesse generale e collettivo, non personali o clientelari: concretamente, vorremmo trattare questioni fondamentali come il PUG, le attività produttive (zona industriale, macello, mercato ortofrutticolo), strategie turistico-culturali, spazi culturali e per lo sport e l’aggregazione giovanile, piuttosto che questioni amministrative, le cui sfere di intervento riguardano, lo ribadiamo ancora una volta, il Segretario generale e il Sindaco, i quali, a loro volta, devono rispondere a precisi regolamenti comunali, alla Legge. Pensiamo questo perché crediamo nell’indipendenza del personale comunale, le cui azioni burocratiche e amministrative non devono rispondere agli indirizzi di singoli consiglieri, ma ai bisogni dell’intera collettività, unico riferimento dell’impegno quotidiano e costante dell’apparato comunale: i consiglieri facciano i consiglieri, gli assessori gli assessori, i pubblici impiegati ciò per cui sono retribuiti, senza vincolo alcuno o influenza politica di ogni genere. Chi ha un’idea diversa a riguardo, farebbe bene a staccarsi da questa maggioranza, all’interno della quale il PD è rappresentato da due consiglieri e un Assessore in Giunta, figure istituzionali che, rispettando il vincolo di mandato sancito dal voto popolare, rimarranno fedeli a questo percorso politico-amministrativo.

A destra Alessandro Perrucci, segratario del PD di Oria, impegnato durante le recenti  elezioni primarie.

A destra Alessandro Perrucci, segretario del PD di Oria, impegnato durante le recenti elezioni primarie.

Aggiungiamo ancora, non per campanilismo di parte ma per oggettiva analisi politica, come il PD aveva visto giusto in occasione dell’azzeramento della Giunta di quest’estate, quando era stato ribadito più volte il tema centrale del ruolo dei partiti, soggetti collettivi il cui ridimensionamento a funzioni di estetica politica con bandiere e coccarde multicolori ha lasciato spazio alla “dittatura” di consiglieri famelici capaci di ricattare quotidianamente il prosieguo dell’attività amministrativa. Dunque, il “peccato originale” che ha concepito e partorito l’attuale situazione politica oritana è figlio del matrimonio incestuoso tra una concezione numerica della democrazia e una visione clientelare della politica. La spersonalizzazione della stessa e il ruolo centrale dei partiti, appare, dunque, il punto di partenza da cui non si può prescindere per il rilancio di una nuova stagione civile prima che politica, temi che più volte abbiamo ribadito direttamente al Sindaco, affinché ci si allontani da stagioni gattopardesche già vissute, permettendoci di invitare il capo dell’amministrazione comunale e della nostra coalizione a un’azione di coagulo politico finalizzata all’assunzione di precise responsabilità e all’individuazione chiara delle forze politiche destabilizzanti.

Ci troviamo, oggi, purtroppo, di fronte ad una pessima e deleteria estremizzazione del concetto di delega a rappresentare, secondo la quale i consiglieri e gli Assessori rispondono solo a se stessi senza dover rispondere del loro operato alla propria base elettorale, secondo una visione demagogica e populista della democrazia che ha, sin dal finire degli anni 80 ad oggi, espropriato i Cittadini del loro diritto/dovere a partecipare.

Di fronte all’assenza della politica, dunque, auspichiamo un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche responsabili e interessate al bene collettivo della nostra città, non su temi che esulano dalle nostre competenze, ma su questioni di prioritaria importanza per lo sviluppo del paese. Il faro della futura dialettica politica dovrà essere il programma politico-elettorale con cui sono state vinte le elezioni amministrative e da noi sottoscritto e condiviso, bussola con cui intendiamo affrontare un nuovo percorso politico. La Segreteria

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