Oria, V raduno nazionale della famiglia Galiano

Un momento del raduno tenutosi nel 2011

Un’idea davvero unica che nel corso degli anni si rafforza sempre più e acquisisce maggiore vigore anziché “invecchiare”: è il raduno nazionale della famiglia Galiano, appuntamento biennale giunto alla quinta edizione che vede radunarsi ad Oria tutti oltre cento nuclei familiari che recano tale cognome sparsi per l’Italia ma provenienti dallo stesso ceppo oritano. Ideatore e principale promotore del raduno è Angelo Galiano, stimato docente e appassionato studioso di tradizioni locali.

I Galiano si raduneranno domani 25 agosto nella tenuta estiva dei coniugi Elena Galiano e Francesco Candita, in contrada Carnale, quasi a gomito con Gallana e Minicardo, contrade care agli anziani in quanto lì avevano villeggiato per alcuni decenni del secolo scorso.

Ma perchè radunarsi? “L’idea – spiega Angelo Galiano – nacque durante il funerale di un parente nel 2005″. In realtà accade a molte famiglie di rincontrarsi purtroppo solo nelle occasioni luttuose: da qui dunque l’esigenza di un’occasione di festa, allietata anche dalla musica suonata e interpretata da alcuni di famiglia, maestri di musica, diplomati nei conservatori, ma anche autodidatti e facenti parte di complessi musicali. Per i Galiano – aggiunge Angelo – è un giorno dedicato agli affetti, ai ricordi, alla memoria dei propri cari, alla riscoperta di antichi sapori, ma anche al dialogo, alla valorizzazione di vecchie foto e di musicisti di talento di cui la famiglia è stata ed è ancora portatrice”.

Angelo Galiano

Questo in sintesi il programma di quel giorno di festa prospettato dagli organizzatori, Enzo e Angelo Galiano, che hanno preparato l’evento con la famiglia ospitante.

Inoltre in tale occasione Angelo Galiano omaggerà i presenti di una ricerca sugli artigiani della famiglia che nel secolo scorso hanno nobilitato le varie categorie artigianali, la sartoria e la maglieria, la falegnameria, la calzoleria, l’edilizia. È un catalogo illustrato che mette in luce con un ricco e inedito apparato fotografico le tante abilità manuali fatte conoscere anche a New York e a Milano, dove alcuni hanno emigrato. Ciò a testimonianza dell’ottimo livello di fattura raggiunto dalle nostre maestranze meridionali, una cultura manuale della passata generazione che va scomparendo. Su questa opera Angelo Galiano così si esprime: “Agli artigiani d’un tempo ho dedicato una rivista commemorativa risaltandone la cultura manuale ormai in via di estinzione. Questo particolare lavoro, corredato da foto d’epoca e da interviste, sarà per i discendenti della famiglia Galiano un valido strumento per ricordare gli artigiani di cui sono fieri”. E per non farsi mancare nulla, nella stessa serata lo stesso Angelo Galiano presenterà il suo libro “Oltre la coperta della zia – tracce di un vissuto (anni ’30 – ’60) in alcune campagne salentine”, saggio di successo che prende lo spunto dal vissuto della stessa famiglia ma che coinvolge molti villeggianti di cinque contrade oritane.

La famiglia Galiano riscopre così le proprie radici e propone elementi di conoscenza per un confronto utile non solo per gli anziani, attori da ragazzi di quel vissuto, ma anche per i giovani che vivono altre stagioni culturali.

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