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Oria – Pino Chiedi: «maggioranza in sofferenza, cerca accordo con consiglieri del centro-destra»

Politica

Scritto da il 20 Agosto 2013 - 13:27

Diamo la parola a Pino Chiedi, dirigente UDC, che rende noti alcuni presunti accordi in via di definizione tra la maggioranza di centro-sinistra e i consiglieri di centro-destra.

Lo scopo sarebbe quello della costruzione di una nuova maggioranza in consiglio comunale, per sostenere l’attuale amministrazione. Il tutto, secondo Chiedi, starebbe avvenendo senza la necessaria discussione nei partiti.

Il municipio di Oria

Il municipio di Oria

La stagione estiva sta per finire e per l’amministrazione comunale di Oria si preannuncia un autunno caldo.

In questi ultimi mesi, però, la politica non si è fermata, se di politica si può parlare visto che a creare dei problemi all’amministrazione comunale non sono stati certamente i partiti, ma i singoli consiglieri comunali che, autonomamente, si sono assunta la grave responsabilità di mettere più volte in crisi sindaco e giunta con richieste e pretese che nulla hanno a che fare con l’interesse generale della collettività.

In questa ottica vanno inquadrati atteggiamenti e incontri più o meno segreti; al di fuori di qualsiasi linea politica e il chiaro contrasto con le indicazioni che l’elettorato oritano ha dato nelle elezioni del maggio 2011.

Di conseguenza, la maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione è in chiara sofferenza e rischia di sgretolarsi e alcuni suoi esponenti, in particolare di Noi Centro e UDC, per scongiurare il fatidico “tutti a casa” hanno pensato bene (?) di chiedere l’intervento dell’opposizione e si sono incontrati con alcuni rappresentanti di quest’ultima per concordare con essi un accordo tra consiglieri, non tra partiti, per una nuova maggioranza che veda coinvolti esponenti del centro sinistra e del centro destra, con l’esclusione del PD, o almeno di parte di quel partito.

L’incontro è avvenuto presso un noto personaggio del centro destra, che, pur bocciato dall’elettorato, cerca così di rientrare nella stanza dei bottoni per riprendere quel potere che ha molto condizionato la vita politico-amministrativa della nostra città dell’ultimo decennio.

Ci tengo a sottolineare che l’UDC, come partito, nulla a che fare con stratagemmi sia a livello di segreteria provinciale sia in sede locale, dove io sono, quale componente dell’esecutivo provinciale unico responsabile. Non bisogna dimenticare che gli accordi politici vanno concordati tra i partiti, vera espressione della volontà popolare, in quanto chi siede in consiglio comunale rappresenta anche coloro che non sono statti eletti, ma che con i loro voti hanno permesso al partito di raggiungere quel quorum necessario per eleggere i colleghi di lista che oggi si fregiano del titolo di consigliere comunale dell’UDC. Ogni loro decisione, pertanto non può non passare attraverso il partito e chi opera in maniera diversa è chiaramente fuori e si assume tutte le responsabilità a livello personale. È un discorso che va allargato a tutti i partiti, che, in futuro, dovranno assumere l’impegno di una coraggiosa moralizzazione della politica, attraverso un radicale rinnovamento e l’impegno di giovani e gente che ha come obiettivo principale l’interesse della collettività per una decisa crescita sociale ed economica della nostra città.

Giuseppe Chiedi
Dirigente Provinciale UDC

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