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Oria: nuova antenna radiofonica su “San Pasquale”

Politica

Scritto da il 22 Febbraio 2013 - 12:06

istituto-padri-rogazionisti-san-pasqualeIl Consiglio Comunale ha approvato il “Nulla Osta alla installazione dell’impianto radiofonico dell’associazione culturale Idea Radio, all’interno del centro abitato presso l’ex Istituto Antoniano dei Padri Rogazionisti di Oria”.

La nuova antenna sarà installata  in deroga a quanto previsto dall’apposito Regolamento Comunale e dal Regolamento Regionale – che limitano le installazioni di impianti di radiodiffusione nel centro abitato – per “comprovate e documentate esigenze di servizio”.

L’autorizzazione è stata rilasciata dal Consiglio Comunale in quanto «l’immobile in questione non è più adibito ad orfanotrofio in osservanza della legge n.149 del 28/03/2001, né risulta adibito ad altra attività ritenuta sensibile ai fini dell’applicazione della normativa in materia di installazione di impianti di radiodiffusione».

Risulta tuttavia altrettanto vero che all’interno dell’ex orfanotrofio sono ora attive altre attività (vedere www.cedrorog.com www.cifir.it/oria/oria.htm)

A seguire la deliberazione e il citato paragrafo B del Regolamento Regionale n. 14 del 14/09/2006.

B.- Obiettivi di qualità
Nella individuazione dei siti per l’installazione degli impianti va perseguito in massimo grado l’obiettivo di minimizzare e di rendere uniforme sul territorio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, compatibilmente con le esigenze del servizio e comunque su base non interferenziale con impianti di altri soggetti concessionari o autorizzati legittimamente operanti. Tali finalità devono essere perseguite anche in sede di configurazione tecnologica delle reti, mediante il ricorso alle migliori tecnologie disponibili e alla ricerca delle soluzioni che appaiano più idonee in relazione agli aspetti urbanistici, estetici, sanitari, commerciali, industriali e di efficienza tecnologica.
Al fine di conseguire gli obiettivi dianzi indicati, i Comuni possono operare su base concertativa e negoziale con gli operatori, attraverso la instaurazione di un regime di dialettica procedimentale funzionale alla individuazione di soluzioni condivise, prevedendo forme di incentivazione diretta o indiretta, individuando e/o proponendo localizzazioni alternative a quelle proposte dagli operatori ritenute motivatamente inidonee.
Nell’autorizzazione di nuovi impianti si persegue la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici dei recettori sensibili, ed in particolare dell’utenza delle aree, delle strutture e degli edifici destinati all’infanzia, delle attrezzature scolastiche frequentate da utenti in età pediatrica e delle attrezzature sanitarie e assistenziali, come indicato dall’art. 10, comma 1, l.r. 5/2002. Pertanto, nella valutazione preventiva effettuata da ARPA Puglia si considera come obiettivo di qualità, da non superare entro il perimetro dell’area sensibile (edificio ed area di pertinenza effettivamente destinate alla permanenza dei recettori sensibili) un valore di fondo di campo elettrico non superiore a 3 V/m.
Inoltre, nella progettazione e nella realizzazione di nuovi impianti, nonché nell’adeguamento di quelli esistenti, la minimizzazione del valore del campo elettromagnetico va perseguita, compatibilmente con la qualità del servizio, attuando, in fase di progetto, soluzioni da valutarsi caso per caso: sfruttando, per esempio, le caratteristiche intrinseche del sistema radiomobile (BTS PC e DTX) per le SRB, tale da irradiare la potenza esclusivamente necessaria per garantire la qualità del servizio.
L’insediamento di nuovi impianti radiotelevisivi è consentito unicamente in aree esterne al perimetro del centro abitato, secondo la definizione di cui all’art. 3 D.Lgs. 285/1992, salvo comprovate e documentate esigenze di servizio.
Come obiettivo di qualità applicabile all’interno degli abitati, secondo la definizione di cui all’art. 3 D.Lgs. 285/1992, si evidenzia l’esigenza di ricercare soluzioni localizzative idonee ad evitare concentrazioni eccessive di impianti e di campi elettromagnetici, ai fini della minimizzazione dell’esposizione dei cittadini. In tal senso, si indica come obiettivo di qualità, in ipotesi di coubicazione di impianti negli abitati, l’installazione di un numero di nuovi impianti preferibilmente non superiore a due in una medesima localizzazione. Resta comunque ferma l’esigenza di perseguire il corretto insediamento degli impianti rispetto alle valenze culturali ed estetiche del contesto territoriale interessato.
In ogni caso, in ipotesi di coubicazione di impianti, ai fini della minimizzazione dell’esposizione è necessario considerare, in sede di valutazione preventiva, l’effettiva potenza e le caratteristiche radioelettriche degli impianti, nonché le caratteristiche geometriche e architettoniche del sito prescelto.

Oria: nuova antenna radiofonica su “San Pasquale”

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