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Oria: l’ex sindaco Ferretti sulla vicenda dei 600 mila euro

Politica

Scritto da il 11 Luglio 2011 - 14:37

«Le responsabilità da individuare sono personali, di uno o più funzionari e/o di uno o più amministratori, e non di una amministrazione nel suo insieme. Differente è sicuramente la questione relativa alla precedente decisione di esproprio, ed agli atti consequenziali, questa sì posta in essere da una Amministrazione». A scriverlo è l’ex sindaco Cosimo Ferretti in merito alla recente condanna del comune di Oria al pagamento di circa 600 mila euro di risarcimento danni per un esproprio effettuato nel 1998 e giudicato illegittimo.

Dopo la sentenza di condanna, giunta in contumacia (cioè il comune nel corso dei precedenti anni non si era presentato alle udienze) nel 2010 e mai notificata dalla parte avversa al comune, era scattato il cosiddetto termine lungo, cioè il comune aveva 1 anno e 46 giorni per accorgersi della condanna ed opporsi, ma del contenzioso in corso nessuno si è occupato lasciando così scadere i termini.

«La mia Amministrazione – chiarisce Ferretti – non poteva essere a conoscenza della questione proprio a ragione della contumacia, determinata dalla inerzia di qualcuno in anni precedenti». «L’arco di tempo – di un anno e 46 giorni – ha visto amministrare la Città, oltre al sottoscritto, anche un Commissario Prefettizio per oltre cinque mesi e, anche se per soli 18 giorni, l’Amministrazione attualmente in carica. Quanto appena precisato non per richiamare a responsabilità, che ovviamente non può avere, chi ha amministrato la Città dopo lo scrivente, ma proprio per rappresentare che anche la responsabilità di non aver consentito all’Amministrazione di appellare la sentenza di primo grado è evidentemente da ricercare nel passato».

In merito all’operato della sua amministrazione Ferretti aggiunge: «Il sottoscritto, subito dopo il suo insediamento nel 2006, si preoccupò di far eseguire una ricognizione totale del contenzioso, apparso subito fuori controllo; cosa che fu fatta egregiamente, nonostante che molti fascicoli non fossero completi e, probabilmente, alcuni altri non ci fossero affatto. Un successivo riordino dell’ufficio contenzioso fu successivamente eseguito altrettanto egregiamente dalla valida dott.ssa Di Mauro al suo arrivo nel Comune di Oria quale Segretario Generale e Direttore Generale. In nessuna di queste occasioni emerse alcunché della causa in questione. Se così non fosse stato si sarebbero adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare l’insorgere di danni a carico del Comune e dei cittadini, così come la mia Amministrazione ha dimostrato di saper e voler fare in altre circostanze quali, per esempio, la transazione con il Consorzio D’Asta, la transazione con la Soget srl e la costituzione in giudizio con vittoria contro la Garda Segnale srl, società poi venuta alla ribalta delle cronache nazionali.
In merito alla vicenda che ci occupa, si rappresenta che il movimento politico di cui faccio parte, Io Amo Oria – Io Amo l’Italia, nei prossimi giorni si farà promotore di specifiche iniziative per venire incontro alla richiesta di chiarezza da parte di numerosi cittadini».

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