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Oria: il sindaco sull’accorpamento delle province di Brindisi, Taranto (e Lecce)

Politica

Scritto da il 22 Settembre 2012 - 21:40

Carta della Terra d’Otranto redatta da Benedetto Marzolla nel 1851. Dall’archivio personale di Titti Filotico

Nel Consiglio Comunale convocato per il 27 settembre prossimo, com’era stato da tempo previsto, ogni Consigliere esprimerà, liberamente e secondo coscienza, il proprio parere in ordine all’accorpamento della Provincia di Brindisi, a seguito della sua cancellazione decisa dalla legge n. 135/2012.
Il mio personale parere, poiché c’è da precisare che non abbiamo alcun potere decisionale in merito, è sempre stato, fin da quando ero assessore provinciale e rimane ancora oggi, quello di preferire la formazione della super Provincia Lecce – Brindisi e Taranto e la creazione della Regione Salento.
Le ragioni che mi hanno portato ad assumere da diversi anni questa ferma posizione, sono quelle legate alla nostra passata appartenenza alla Terra D’Otranto, alla necessità di uscire dal cappio del Baricentrismo ed alle potenzialità che abbiamo di rilanciare il turismo, l’economia e l’occupazione in un territorio ricco di tradizioni e di storia nelle quali noi ci riconosciamo.
Questo progetto, da me sempre sostenuto, diventando anche un socio sostenitore con regolare tessera del Movimento Regione Salento, oggi risulta fallito per il rifiuto della Provincia di Lecce a confrontarsi ed a discutere con Brindisi e Taranto per concordare con pari dignità e senza sottomissioni o con il cappello in mano dell’accorpamento delle tre Province.
Le motivazioni del rifiuto della Provincia di Lecce al confronto, disertando l’incontro fissato presso la Provincia di Brindisi, dove invece si è presentato il Sindaco di Taranto, Stefàno, sono molteplici come si può immaginare, ma quella più importante è data dal fatto che l’accorpamento dei tre Territori vedrebbe, secondo la legge, Taranto Provincia a tutti gli effetti, essendo la Città con il maggior numero di abitanti.
A questo punto, non ritenendomi una testa di legno destinata a fare solo inutile, inconcludente e pericoloso fracasso ed al fine di rappresentare al meglio e con senso di responsabilità gli interessi ed i bisogni della comunità che mi onoro di rappresentare, ho sentito il dovere, sempre e solo a titolo personale, di introdurre una salutare riflessione alla luce della disponibilità del Sindaco di Taranto, il quale, ha dichiarato, che l’accorpamento con Brindisi garantisce pari dignità alle due città, attraverso lo status di Brindisi capoluogo ed il riparto equilibrato della presenza nei due territori dei servizi e degli Enti pubblici ai quali i Cittadini quotidianamente fanno ricorso.
Se ciò dovesse realmente realizzarsi, cosa non semplice, per Brindisi significherebbe, tra l’altro, conservare la possibilità di accesso ai finanziamenti europei di cui abbiamo estremamente bisogno per il nostro futuro, possibilità completamente preclusa qualora diventassimo uno dei tanti semplici comuni dell’una o dell’altra provincia.
Ringrazio i Concittadini per il prezioso contributo inviato su Facebook e assicuro tutti, che di fronte ad un passaggio storico così importante, soprattutto per le future generazioni, il Consiglio Comunale saprà responsabilmente esprimere il proprio parere, che va ancora precisato, non essere assolutamente vincolante, per garantire la migliore soluzione e la massima tutela possibile della nostra Comunità.

Oria, lì 21 settembre 2012 Il Sindaco
COSIMO POMARICO

Oria: il sindaco sull’accorpamento delle province di Brindisi, Taranto (e Lecce)

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