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Oria, De Nuzzo: «i peones hanno superato ogni limite, distrutto Noi Centro»

Politica

Scritto da il 8 Ottobre 2013 - 19:53

Diamo la parola a colui il quale nei primi mesi dopo le elezioni amministrative del 2011 era considerato il braccio destro del sindaco Cosimo Pomarico, si tratta dell’ex assessore Luciano De Nuzzo.

Lo facciamo nel momento in cui i consiglieri di maggioranza pare siano impegnati in una riunione semi-segreta, per cercare un accordo volto a ripristinare gli equilibri interni alla coalizione. Attenzione, non si tratta della riunione tra i partiti, auspicata nei giorni scorsi dall’UDC, ma di un’adunata tra soli consiglieri, che ad alcuni  pare proprio non piaccia.

A seguire l’intervento di De Nuzzo.

luciano-de-nuzzoI PEONES DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ORIA.

Nel linguaggio comune si usa il termine peones anche per indicare quei politici che siedono in parlamento solo come numeri e allo scopo di alzare la mano o meno per votare, senza però contare nulla nel partito o comunque assolutamente privi di ispirazione e idee nuove, unicamente spinti da interessi contingenti. Difatti se si sostituisce il termine “numeri” con “interessi” il gioco è fatto.

Ebbene approfittando di questo spunto si può ben dire che a Oria vari consiglieri di maggioranza sono dei peones, ma, al contrario dei parlamentari, ritengono invece di contare molto arrogandosi il diritto di considerarsi essi soli il partito che li ha eletti e di non dare conto a nessuno, offendendo così la intelligenza di quanti con il loro sacrificio hanno permesso loro di sedere tra gli scanni del Consiglio Comunale. E lì rimangono seduti, a volte assopiti, a volte indecisi, silenti, d’altronde per dire cosa, e guardarsi intorno nel momento della votazione per capire se sollevare il braccio oppure no.

Sarà sicuramente l’aula consiliare, a stregua di cappa ad intorbidire le loro menti. Poiché all’esterno invece subiscono una metamorfosi: sono baldanzosi, sicuri di sé, presenti tra gli uffici e tra la gente, tra quella gente che viene preparata per la prossima competizione amministrativa che si avrà, chissà, tra pochi mesi, tra un anno o più.

Il Sindaco Pomarico si è dimesso forse perché i peones hanno superato ogni limite.

Di episodi da ricordare ne è ricca la storia della nostra politica cittadina, specie in riferimento all’amministrazione vigente. Ne voglio citare solo qualcuno, e solo in riferimento a personaggi del movimento “Noi Centro” stante la delusione da esso avuta dopo aver assicurato piena fiducia ed aver dato un notevole contribuito al suo successo.
Sono rimasto in religioso silenzio per due anni e mi riservo a conclusione di questa Amministrazione di scrivere quanto a molti non è dato sapere.

Al momento si ricorderà il periodo in cui ha imperversato il consigliere Sorrento, a cui tutto spetta altrimenti politicamente tradisce. Tanto dopo quello che era successo con l’amministrazione Ferretti, si è avuto modo di verificarlo anche con l’amministrazione Pomarico, e sicuramente la stessa cosa si verificherà con la prossima Amministrazione. Quale affidabilità politica si può ancora sperare?

Come è lapalissiana la melagomania del consigliere Mauro Marino’ il quale entrato in punta di piedi in “NOI CENTRO”, quasi con timore e timidezza, a lungo andare ha poi mostrato tutto se stesso.

Eletto commissario del movimento ancor prima d’essere eletto consigliere, viveva giornalmente una vita politica secondo le regole di partito; una volta eletto ha inglobato l’intero movimento nella sua persona e così lo ha gestito e lo continua a gestire, non accettando alcun confronto, né con la base, né con il direttivo ed intervenendo e decidendo singolarmente ogni questione politica che avrebbe dovuto vedere la partecipazione e decisione collegiale del movimento e del quale lui avrebbe dovuto rappresentarne l’espressione.

Oggi “Noi Centro” in Oria è divenuto solo un lontano ricordo; la base si sente ormai libera, i candidati non eletti si sono sentiti abbandonati a se stessi pur avendo dato il proprio apporto alla elezione dei consiglieri Marino’ e Sorrento mentre questi ultimi si sono poi disinteressati del movimento ed hanno colto solo l’opportunità, purtroppo, di mal gestire il tutto.

Ognuno ormai si sente libero, sicuro di non far parte di questo movimento nato con grande entusiasmo, ma distrutto dai peones e trascurato in Oria dallo stesso Presidente Massimo FERRARESE.

Oria, li 08.10.2013

Luciano DE NUZZO.

Oria, De Nuzzo: «i peones hanno superato ogni limite, distrutto Noi Centro»

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