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Oria: “C’è una bomba a scuola”, denunciata professoressa per procurato allarme

Cronaca

Scritto da il 10 Giugno 2012 - 16:51

I Carabinieri di Oria all'interno della Milizia-Fermi

Sarebbe stata una docente della scuola media “Milizia-Fermi” di Oria a lanciare ieri mattina un immotivato allarme bomba, annunciando la presenza di un ordigno nell’istituto in cui ella stessa presta servizio.

L’insegnante inizialmente avrebbe negato il suo coinvolgimento, ma poi messa alle strette dai carabinieri avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La donna ora è stata denunciata in stato di libertà per procurato allarme, rischia sino a sei mesi di carcere e pesanti sanzioni disciplinari.

Secondo i militari della Compagnia di Francavilla Fontana e della Stazione di Oria, poco prima delle 09:00 la professoressa avrebbe telefonato dal proprio telefonino al 112, lanciando l’allarme.

I Carabinieri della CIO di Bari nella scuola "Fermi" al termine delle ricerche

Il numero chiamante, corrispondente ad una linea cellulare, era stato identificato dopo poco dagli operatori della sala operativa del 112. Richiamato dai Carabinieri il telefonino squillava e non c’è voluto molto per trovarlo in una borsa che l’insegnante aveva lasciato nella propria auto parcheggiata nei pressi della scuola.

La donna – la cui chiamata era stata registrata dal sistema telefonico del numero di emergenza – pare non avesse neppure camuffato la voce e proprio per questo poi avrebbe ammesso le sue responsabilità, beccandosi la denuncia.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana

Ieri nella Milizia-Fermi era l’ultimo giorno di scuola. I bambini, in festa per la fine delle lezioni, dopo circa un’ora dall’ingresso erano stati costretti ad abbandonare le aule per l’allarme bomba. Terrorizzati sia i piccoli alunni sia i genitori che allertati tramite i cellulari si erano immediatamente recati a prelevare i propri bambini. L’allarme era stato esteso anche agli altri istituti scolastici di Oria, tutti evacuati nel giro di pochi minuti.

Dopo aver capito che si era trattato di un falso allarme, in tanti, piccoli e adulti, avevano espresso il proprio disappunto per lo scherzo di cattivo gusto. Numerosi i commenti sui social network in merito alla notizia che avevamo prontamente riportato [Oria: allarme bomba in una scuola, era solo la telefonata di un mitomane]. Gli alunni delle terze classi, in particolar modo, erano tristi per l’accaduto avendo perso la possibilità di trascorrere le ultime ore di scuola media con i compagni di classe e i professori.

Ecco alcuni commenti al nostro articolo fatti dagli alunni su Facebook:

  • quest’ultimo giorno di scuola non lo dimenticherò mai!!!!! mancava davvero poco per svenire!
  • il nostro scandaloso ultimo giorno!!!!!!!!!!! maledettiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii;
  • Ultimo giorno di scuola finisce quasi in tragedia x colpa di qualche malato di testa…
  • ci hanno rovinato il nostro ultimo giorno di scuola media… per me poi era l ultimo con i miei compagni fate solo schifo!
  • s……… b…… quando scoprono chi si 6 ti devono fare nero nero, hai rovinato l’ultimo giorno di scuola a quelli di 1 2 ma sopratutto quelli di 3 come me, b…..;
  • nemmeno l’ultimo giorno ci hanno fatto festeggiare;
  • grazie x averci rovinato l’ultimo giorno di scuola!
  • Ci hai fatto perdere le ultime ore con i nostri compagni, ora per colpa tua non possiamo rivederli più visto che era l’ultimo anno, fai schifo vergognati;

Riportiamo anche il commento di un genitore: Oggi ho avuto modo di constatare ancora una volta la professionalità del corpo docente della nostra città. Tutti (NdR forse tranne una) hanno brillantemente gestito una situazione alquanto pesante, che ha visto panico tra alunni e genitori. Senza alcuna perplessità hanno immediatamente cercato di portare in salvo tutti i ragazzi. A loro tutti noi genitori diciamo grazie di cuore..

Doverosa, infine, una lode anche per i Carabinieri, sia per il coraggio nel ricercare una presunta bomba mentre tutti gli altri si allontanavano, sia per la rapida individuazione di chi avrebbe causato questa spiacevole vicenda.

Oria: “C’è una bomba a scuola”, denunciata professoressa per procurato allarme

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