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“Oria è”: «aperti alla discussione, ma cambiare tutto o il sindaco confermi le dimissioni»

Politica

Scritto da il 4 Ottobre 2013 - 20:46

Il movimento politico “Oria è”, con un documento diffuso in serata, interviene sulla questione delle dimissioni del sindaco.

Vi riportiamo integralmente il testo, che rappresenta le posizioni del gruppo e del consigliere comunale Tommaso Carone.

avv. Tommaso Carone, movimento "Oria è"

avv. Tommaso Carone, movimento “Oria è”

Il Movimento “Oria è” sente il dovere di far conoscere la propria posizione sulla questione delle dimissioni del sindaco Cosimo Pomarico, offrendo magari anche qualche spunto di riflessione e dibattito politico.Certo non vogliamo essere noi a dettare l’agenda al sindaco Pomarico ma invocare oggi il ruolo dei partiti non sembra proprio in sintonia con le scelte fatte proprio dal sindaco in passato e con il ruolo dei partiti nella società odierna, quasi esautorati della loro funzione, occupati da capi correnti e utili solo come macchine elettorali.

Ciò non significa che comunque un tentativo di coinvolgerli non possa essere fatto, anzi, se il sindaco lo ritiene ci provi pure, così come si accoglierà l’invito dell’UDC cittadino per conoscerne le proposte.

Sicuramente il nostro movimento ascolterà e sarà propositivo, certi di poter dire di non aver mai attraversato divisioni o fibrillazioni interne che possano in alcun modo avere arrecato disagio per il sindaco e per la sua maggioranza.

Di certo però dovrebbe essere ascoltata la voce che alta si leva dalla Città di cambiare pagina, di cambiare persone e metodi di governo, di puntare ai problemi veri della Città e al suo futuro, se veramente vuol guardarsi oltre la punta del proprio naso come invece hanno fatto alcune forze politiche e numerosi consiglieri comunali di maggioranza.

Ci fa peraltro piacere poter constatare che quanto oggi lamentato dal sindaco fosse stato da noi in passato già paventato e pubblicamente dichiarato, sia in documenti ufficiali che nel consiglio Comunale in cui il Movimento decise e motivò l’uscita dalla maggioranza.

Più e più volte abbiamo invitato ed anzi esortato il sindaco a riprendersi il suo ruolo di guida e leadership che gli competeva per aver vinto con la sua forza, la sua passione e un programma coraggioso le elezioni del 2011, non consentendo in alcun modo di farsi condizionare o peggio ricattare e impedendo assolutamente che l’agenda politica potesse essere dettata da qualche consigliere comunale.

Adesso, però, per essere credibili agli occhi di tutta la Città che ci guarda, dobbiamo fare scelte decisive e trancianti e pertanto l’unica via per evitare il commissariamento ci sembra quella di cambiare tutto, dagli assessori al presidente del Consiglio Comunale, per approdare a un programma e un nuovo metodo di governo il più possibile condivisi e che guardino davvero ai problemi del paese con impegni precisi, scanditi da un crono programma altrettanto stringente e condiviso: vanno bene le priorità indicate dal sindaco ma si impongono delle scelte precise anche su altre emergenze e priorità della Città (per indicarne solo alcuni, piano regolatore, centro storico, nuove politiche per i servizi sociali e i disabili, politica dello sport e valorizzazione degli impianti sportivi, coinvolgimento delle associazioni, istituzione di un ufficio comunale che si occupi di ambiente, igiene e decoro urbano affinché l’assessore al ramo abbia una struttura che consenta il controllo sui servizi ambientali).

Per restituire credibilità e autorevolezza alla politica bisogna abbandonare la logica lottizzatoria e referenziale-consiliare nell’indicazione degli assessori e guardare alla Città e alle sue energie migliori per scegliervi cinque persone di provata capacità ed esperienza, accreditate di prestigio personale e libere di contribuire alle scelte che servono alla Città, che non obbediscano ai diktat di questo o di quel consigliere comunale.

Dobbiamo affrontare e risolvere l’inopportuna e paralizzante interferenza di una vera e propria terza via all’esercizio del potere di condizionamento politico all’azione amministrativa; terza via aperta da una scelta miope del sindaco e di alcuni altri consiglieri comunali e che ha trovato addirittura larga sponda nello stesso consiglio comunale.

Tutto ciò deve cambiare e ad ogni costo, perché altrimenti è inutile tentare soluzioni di ripiego o peggio di sopravvivenza o peggio ancora che soddisfino squallidi interessi di parte e di bottega, dalle quali rimarremo ovviamente e sicuramente fuori!

Altrimenti, il Sindaco confermi pure le sue dimissioni perché almeno possa dirsi “…meglio tardi che mai…”.

Il Movimento socio-politico
Oria è

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