Oria: accoltellato un 28/enne a Parma, nei guai due studenti oritani

I Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontanta e del Comando Provinciale di Parma hanno tratto in arresto N.P., 23/enne studente universitario di Oria, con l’accusa di tentato omicidio.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l’oritano lo scorso 13 luglio, mentre era a Parma per motivi di studio, avrebbe inflitto sei coltellate ad un uomo siciliano residente nel capoluogo emiliano, G. G. di 28 anni.

I fatti sarebbero avvenuti intorno alle 23 nel centro di Parma, quando il giovane studente oritano, secondo le testimonianze raccolte, avrebbe colpito con un’arma da taglio l’elettricista 28/enne originario di Marsala.

Il ferito, raggiunto dai fendenti all’altezza dello stomaco e poi in altre parti del corpo, si era accasciato a terra davanti agli occhi di centinaia di passanti.

Soccorso dal 118 e ricoverato presso il reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Maggiore di Parma, il ragazzo siciliano è stato poi dimesso dopo 9 giorni di ricovero, senza fortunatamente aver mai corso pericolo di vita.

Sul luogo dell’accoltellamento erano intervenuti i Carabinieri, che sull’immediato si erano messi alla ricerca di due ragazzi che diversi testimoni avevano visto allontanarsi di corsa dopo il ferimento.

In seguito, grazie alle testimonianze raccolte, tra cui quella importantissima della vittima, gli inquirenti hanno identificato il presunto responsabile, risalendo al giovane oritano N.P. e ad un altro studente di Oria che era in sua compagnia, M.P. di 23 anni. Entrambi gli studenti erano rientrati nei frattempo ad Oria per il periodo estivo.

Ieri mattina i militari della Compagnia di Francavilla, in collaborazione con i colleghi di Parma, si sono presentati presso l’abitazione del giovane oritano, situata a pochi passi dalla cattedrale di Oria, e hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura parmense, per l’accusa di tentato omicidio aggravato da futili motivi.

N.P., che non aveva precedenti penali, è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi, dove dovrebbe essere ascoltato dal gip già nelle prossime ore. L’altro ragazzo è stato invece denunciato in stato di libertà, in attesa di chiarire quale sia stato il suo ruolo nella vicenda.

Secondo il racconto della vittima, che ha indirizzato le attenzioni degli investigatori verso gli studenti di Oria, lui e i due ragazzi si erano conosciuti poco prima mentre assistevano ad un concerto nelle vie di Parma, uno era biondo con gli occhi azzurri e i modi pacati, polo bianca e jeans chiari, l’altro con i capelli rasati, gli occhi scuri, maglietta e jeans neri.

Pare che i tre fossero ubriachi e si fossero recati insieme presso la vicina abitazione dei due ragazzi oritani, per prendere qualcosa che avevano dimenticato. Lì si erano fermati a bere qualche birra.

Il clima tra i tre pare fosse sereno. Secondo quanto raccontato da G.G., una volta ritornati in strada, a mandare in escandescenza N.P., il ragazzo con i capelli rasati e gli occhi scuri, sarebbe stata l’affermazione “le nostre siciliane sì che sono belle e formose” fatta verso l’altro ragazzo biondo. N.P. avrebbe preso l’affermazione come un’offesa verso le ragazze pugliesi e, sempre secondo la ricostruzione della vittima, avrebbe poi sferrato i fendenti che lo avevano fatto stramazzare al suolo.

G.G. seppur ubriaco ricordava il portone di ingresso di quel bilocale al primo piano situato a pochi metri dal luogo dell’accoltellamento, con una stanza, con due letti, un cucinino e un computer. Indicazione fondamentale per i Carabinieri, che hanno così potuto individuare i due giovani di Oria.