Minori scomparsi, giovani e violenza, se ne occupa la giovane Sociologa e Criminologa oritana Nicoletta Calizia

Nicoletta Calizia, a soli 27 anni ha alle spalle un lungo curriculum da sociologa e criminologa

Solo pochi giorni fa è uscita la sua ultima intervista in merito ad uno studio sociologico effettuato sul fenomeno allarmante della prostituzione studentesca su University.it, in qualità di esperta e collaboratrice di Telefono Azzurro.

Nicoletta Calizia, Sociologa e Criminologa, da circa due anni lavora come Case Manager presso il Servizio 116000 Bambini Scomparsi, che Telefono Azzurro gestisce per conto del Ministero dell’Interno dal 25 maggio 2009.

Proprio quest’anno, in occasione del 25 maggio, Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, Telefono Azzurro ha organizzato al Senato della Repubblica un convegno, dal titolo ”Bambini e adolescenti scomparsi: strategie di intervento in una prospettiva europea”, in cui è stata anche presentata la pubblicazione ”Quando un Figlio scompare. Guida per le Famiglie 2012”, a uso di genitori, bambini, educatori e insegnanti per capire le diverse tipologie di scomparsa di bambini, conoscere la normativa giuridica in materia e offrire utili consigli sulle abitudini da seguire per prevenire la scomparsa di un bambino.

La guida è stata pubblicata in esclusiva in homepage sul sito di Panorama ed è scaricabile. Tale opera è stata elaborata dal Centro Studi di Telefono Azzurro e dal Servizio 116000 Bambini Scomparsi, tra le curatrici compare anche la Dott.ssa Nicoletta Calizia.

Nicoletta Calizia ha 27 anni ed è di Oria, a 18 anni si è iscritta al corso di laurea in Sociologia e Scienze Criminologiche per la Sicurezza e successivamente alla specialistica, sempre a numero chiuso, in Criminologia Applicata per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, con sede a Forlì. Si è laureata a 23 anni, col massimo dei voti.

Ha collaborato nell’ambito della sicurezza urbana e della tutela dell’ordine pubblico con il Comune di Forlì per l’elaborazione del progetto “Forlì Città Sicura”, finanziato dal Ministero dell’Interno. Si è poi formata in violenza domestica e maltrattamenti intrafamiliari lavorando presso un Centro Antiviolenza e le Case Rifugio per donne e bambini maltrattati e violentati del Comune di Imola. Si è anche recentemente perfezionata in violenza di genere presso l’Università Roma Tre.

Un anno fa la nomina di Socia Onoraria da parte di un’Associazione di promozione sociale di Taranto, per essersi distinta per le sue meritevoli attività professionali.

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