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Manduria e Sava: 4 rapine in 1 ora. Ripresi dalla videocamere, 1 arresto

Cronaca

Scritto da il 20 Gennaio 2013 - 12:01

Rapina a Manduria

Rapina a Manduria

Quattro rapine consumate in poco meno di un’ora, con un bottino di quasi 5.000euro complessivi. Questo il bilancio di una banda di malviventi, che nel tardo pomeriggio di ieri ha imperversato sul versante orientale della provincia jonica. Erano circa le 17,30 quando due giovani, a bordo di una Lancia Y, hanno rapinato due addetti ad un distributore di carburante di Manduria, ai quali, sotto la minaccia di un fucile a canne mozze, hanno sottratto complessivamente 1.300 euro, dileguandosi subito dopo a bordo dell’utilitaria verso l’abitato.

La pattuglia dei Carabinieri di Manduria ci ha impiegato pochi minuti a raggiungere il distributore; giusto il tempo di acquisire qualche dettaglio sul modus operandi e sulla fisionomia dei rapinatori, indicati come due giovanissimi, di cui uno vestito con felpa bianca, che via radio è giunta la segnalazione di una seconda rapina, questa volta in danno di un supermercato di Manduria,

Rapina a Manduria

Rapina a Manduria

da parte di due soggetti corrispondenti, per descrizione, ai giovani malfattori prima passati dal distributore carburanti, che alle 17,50 avevano sottratto, questa volta, circa 900 euro. A Manduria è quindi scattato immediatamente il piano antirapina. I malfattori debbono aver sentito il fiato sul collo e si sono allora liberati dell’autoveicolo “compromesso”. Così una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Manduria ha rinvenuto la Lancia Y, risultata rubata poche ore prima in quel centro, ferma ad alcuni isolati di distanza dal supermercato rapinato, con il motore ancora caldo, uno sportello aperto e due cartucce cal. 12 per fucile nel cruscotto.

Rapina a Sava

Rapina a Sava


A questo punto la banda si è spostata a Sava dove, alle 18,10, due individui con fattezze similari ai responsabili dei raid di Manduria ed armati di fucile a canne mozze, si sono introdotti in un supermercato, appropriandosi di 700 euro ed allontanatisi a bordo di un’altra autovettura condotta da un terzo complice, hanno raggiunto un secondo supermercato, impossessandosi di altri 2.000euro. Sul versante orientale è scattata quindi un’imponente operazione di ricerca da parte dei Carabinieri e sono stati attivati mirati posti di blocco e di controllo e servizi antirapina davanti agli obiettivi sensibili, nonché perquisizioni a carico di soggetti con precedenti specifici.
Il dispositivo antirapina posto in essere dalla Compagnia Carabinieri di Manduria, tempestivamente attuato con un massiccio spiegamento di forze, ha consentito quindi di individuare uno dei malviventi, che pare abbia operato in tutte e quattro le rapine.

Rapina a Sava

Rapina a Sava

Si tratta di un minorenne manduriano, già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio.
Grazie ad una tempestiva attività di intelligence, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire, in brevissimo tempo, tutti i passaggi della sequenza criminosa seriale. Fondamentale si è dimostrata la paziente ed analitica visione dei filmati acquisiti dalle telecamere di video-sorveglianza degli esercizi oggetto di rapina. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Manduria, coadiuvati dai colleghi della locale Stazione, grazie allo studio dei predetti video ed a riscontri di carattere investigativo, hanno così riconosciuto il giovane, appena 16enne, come uno dei soggetti appartenenti alla banda che ha seminato il panico nella serata di ieri tra i comuni di Manduria e Sava.

Gli operanti, mediante un paziente raffronto delle immagini, in particolare di alcuni fotogrammi durante i quali il volto, travisato da cappuccio della felpa e scaldacollo, veniva accidentalmente ripreso, hanno così riconosciuto e proceduto al fermo di indiziato di delitto dello stesso, che veniva associato, a disposizione della Procura della Repubblica per i Minori di Taranto, presso il centro di accoglienza per minorenni del capoluogo jonico.
Al momento del fermo il 16enne aveva con sé 550 euro in contanti, sicuro provento delle rapine perpetrate poco prima. Proseguono serratamente le indagini per l’individuazione dei complici della reiterata azione delittuosa e per verificare se il giovane arrestato possa essere coinvolto anche in altre rapine “seriali” commesse con modalità similari in questa provincia ed in quelle limitrofe
L’autovettura sequestrata sarà sottoposta a rilievi tecnici da militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Provinciale, allo scopo di rilevare eventuali impronte dei complici dell’arrestato.

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