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Foto del Palio 2010 del Torneo di Oria

Eventi

Scritto da il 8 Agosto 2010 - 14:05

Il Palio 2010, donato dall’Oratorio S.I.N.G. di Oria, con il contributo delle famiglie Re e Masciali, è stato realizzato dal giovane artista oritano Marco Carone.

Nella prima foto l’artista e la sua creazione.

La composizione della scena artistica è di pura fantasia. Don Bosco incarnato nei vicoli della medioevale città di Oria, indaffarato come sempre, mentre si reca, assieme ai suoi giovani, al Corteo Storico di Federico II.
Precede il Santo dei giovani un papà dell’oratorio in abiti d’epoca, anch’egli coinvolto nella rievocazione. La presenza del papà che si mette in gioco è un segno di ringraziamento alla moltitudine di genitori che si spendono nel S.I.N.G..
Nella frenesia della scena una ragazza, in abiti d’epoca, inciampa nel suo vestito e cade sulle scale, è il giovane di oggi che abbandona troppo presto questa terra.

Don Bosco, accortosi della scena, invita un giovane dell’oratorio ad aiutare la ragazza dovendo, con la mano sinistra, reggere la berretta che, a causa della corsa, sta per cadere dal capo. Questa la scena centrale, quasi un’istantanea della pedagogia di Don Bosco: il giovane già salvo che aiuta il giovane in difficoltà a rialzarsi, il giovane in vita che aiuta i tanti giovani di Oria volati in cielo ad alzarsi dalla nuda e fredda terra per risorgere a vita nuova.

La scena si completa con un bimbo che tira la talare di Don Bosco indicando il passaggio dei primi figuranti, nella stretta viuzza dietro la torre, diretti al luogo di partenza del corteo. Due bambini, incuriositi dalla scena, si affacciano dalla torre per richiamare il loro Santo. Da un piccolo balcone una mamma invita il figlio a seguirla verso la via ed attendere il passaggio del Corteo, il bimbo rifiuta con un cenno di mano preferendo attendere Don Bosco.

È una scena di grande umanità, del ritardo di un Padre tutto dedito ai figli, del ritardo un Padre che vuol attendere che anche quell’ultima ragazza entri in Paradiso. È la scena di un oratorio integrato nel tessuto sociale oritano, di un oratorio che partecipa alla vita della Città. È la scena di una ragazza caduta che chiede una mano per entrare nell’oratorio celeste.

La tela si completa con un cartiglio con la dedicata. Il palo sul quale è issato il palio, altro 4 metri, è impreziosito da tre tondi recanti l’effigie di Maria Ausiliatrice, mamma dei giovani, il logo del ventennale del S.I.N.G. e l’effigie della prossima Beata Chiara Luce Badano, diciottenne alla quale l’oratorio è molto legato. Il dipinto è impreziosito da una cornice in foglia oro.

Marco Carone è nato il 10 settembre del 1984 a Mesagne (BR). Vive e opera ad Oria (BR).
Ha conseguito la laurea in ARTI VISIVE E DELLO SPETTACOLO presso l’Accademia di Belle Arti (Lecce). Vincitore della selezione letteraria indetta dalla casa editrice Albatros (Roma) pubblica nel 2007 la sua prima silloge poetica “Ricordi parassiti”.

La sua arte ha tocchi eleganti e raffinati; semplici colori mostrano il suo mondo malinconico.

Foto del Palio 2010 del Torneo di Oria

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