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Brindisi: Regata del Grande Salento

Sport

Scritto da il 7 Luglio 2011 - 16:09

Comunicato stampa relativo alla Regata dell Grande Salento da Brindisi a Valona.

Il percorso, di 120 miglia,  prevede una semplice andata e ritorno (rotta 100 in andata e 280 in ritorno) partendo sabato 9 luglio  dalla città capoluogo, lasciando a sinistra l’isola di Saseno (Sazan)e ritornando a Brindisi entro la serata di domenica. La partenza ed il ritorno, alla presenza di una giuria, saranno nel porto interno, e sarà un momento di grande partecipazione di tutta la città. All’equipaggio primo classificato sarà offerto il Trofeo dell’Accoglienza.

La città di Brindisi ha con il mare un rapporto privilegiato, mezzo di comunicazione com’è tra popoli e civiltà diverse ma affini. La barca a vela è uno sport che conosce una veloce e progressiva espansione tra i giovani brindisini, grazie anche a progetti mirati alla conoscenza del mare e della pratica sportiva in giovane età.

La regata BRINDISI • VALONA • BRINDISI rientra nell’ottica della valorizzazione della cultura del mare e dello sport della vela, riscoperta nella sua più autentica vocazione, quella dello stretto rapporto tra l’uomo ed il mare. Proprio per questo “Brindisi per due” non sarà la classica regata che lascia ampio spazio ai supertecnicismi, alle soluzioni tecniche esasperate che inevitabilmente premiano soluzioni cantieristiche e non abilità e  umane.  Sarà invece una regata con equipaggio di sole due persone, senza vincoli eccessivi che non siano la correttezza di gara,  la scoperta della terra al di là del mare e l’entusiasmo della partecipazione. La regata Brindisi-Valona- Brindisi sarà visibile in tempo reale on line, giacché i regatanti e le loro barche saranno collegati con sistema di tracciamento a Google Maps™, e questo li renderà visibili lungo la via d’acqua che collega la città pugliese alla quella albanese.

Un modo, questo, per far partecipare, minuto per minuto, in tempo reale, anche i giovani della scuola vela,  le loro famiglie, i brindisini e, in senso più ampio, i salentini al tifo per la regata. 
Siamo convinti infatti che la cultura del mare , importante per la città di Brindisi, deve essere assimilata da piccoli e, inevitabilmente, questo coinvolgerà  le famiglie. Un percorso di formazione virtuoso ed atipico, che fa in modo che siano le nuove generazioni a far riscoprire agli adulti il valore della cultura del mare. L’intero Salento è coinvolto attivamente nella manifestazione, le marinerie di Taranto, Lecce, Otranto, Santa Maria di Leuca, Gallipoli, Ostuni sono le città del Grande Salento che hanno nel sangue, da quando la Puglia del sud ospitava le immigrazioni indoeuropee, la gestione  della grande via  d’acqua.

Giampaolo Panza:
DUE MEDAGLIE D’ORO PER BRINDISI “Ha ragione, Giorgio La Malfa, quando propone per la città di Brindisi la medaglia d’oro al valor civile. Il segretario del Pri ha già scritto la motivazione nella sua lettera ad Andreotti: la gente di Brindisi merita questo riconoscimento per le straordinarie qualità umane rivelate nei giorni dell’emergenza Albania. La Malfa ricorda la generosità e l’abnegazione degli abitanti della città, il loro prodigarsi, la capacita istintiva di farsi avanti tutti, laici e religiosi, progressisti e moderati, cattolici di ferro e collaudati mangia preti, per surrogare il nostro Stato  di cartapesta, perennemente latitante. Si, La Malfa ha ragione. E tuttavia qui vogliamo migliorare la sua proposta, raddoppiandola: la gente di Brindisi merita non una, ma due medaglie d’oro. Merita la seconda medaglia perché da anni vive nell’emergenza, tentando in qualche modo di far argine ai disastri provocati dall’assenza dei poteri pubblici, veri e propri fantasmi, spettri inconsistenti eppure capaci di danni micidiali”.
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Halil Mirto:
“A vent’anni dall’esodo di massa dall’Albania verso Brindisi, vogliamo  raccontare quello straordinario evento e a stimolare l’attenzione verso un Paese così vicino e così, per noi, in gran parte sconosciuto, così ricco di storia, di beni architettonici e culturali e di affascinanti ambienti naturali, ma anche pronto a stringere con noi rapporti stretti di cooperazione.

Halil Mirto, archeologo del Museo di Durazzo, fuggito a bordo della nave “Legend”, descrive una situazione ben diversa da quella sognata o immaginata guardando la tv. Descrive il caos, i tanti teli di plastica che fungono da coperte, ma anche la straordinaria abnegazione dei brindisini, lasciati soli a gestire l’emergenza.
Al mattino, fuori, ai cancelli dell’ingresso principale del porto, arrivano in gran quantità poliziotti, funzionari della Questura e di altri organismi statali, infermieri, giornalisti, tutti per dare conforto a noi, albanesi stanchi, sconfitti.
Brindisi è la prima grande casa italiana, aperta di fronte alla nostra tragedia.”

Brindisi: Regata del Grande Salento

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