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Brindisi: la Regione e l’Asl tagliano sul sangue donato, rischiando poi di doverlo comprare altrove

Politica

Scritto da il 18 Giugno 2012 - 14:10

Conferenza stampa dell'Avis di Oria - da sinistra Egidio Conte, vice presidente provinciale Avis, Giancarlo Mingolla, presidente Avis Oria, Pierdamian Mazza, addetto stampa Avis Oria

Sospendere le donazioni di sangue, per tagliare i costi per la raccolta domenicale, e poi trovarsi in emergenza durante l’estate? Arrivare ad agosto costretti a comprare altrove le sacche di sangue – sempre a trovarne! – pagandole fino a 180 euro cadauna?

Tutto ciò potrebbe concretizzarsi a breve, infatti ieri in tutta la provincia di Brindisi, Oria compresa, sono state sospese le “Giornate della Donazione” dell’Avis.

Gli appuntamenti domenicali con i donatori di sangue – che in un piccolo comune come Oria si concludono con circa quaranta sacche raccolte, corrispondenti a 10-15 litri – probabilmente sono stati ritenuti non prioritari dall’Asl (e/o dalla Regione, è sempre difficile comprendere le responsabilità reali in questi casi) che ha sospeso l’erogazione dei fondi necessari.

Organizzare questi eventi di domenica, quando quasi tutti possono donare essendo liberi da altri impegni, ha un costo che si aggira intorno ai 1200 euro per il pagamento del personale medico e infermieristico. Una cifra tutto sommato contenuta, se si considera che in caso di necessità con gli stessi soldi si possono comprare appena 6 o 7 sacche di sangue, con frequenti difficoltà per reperirle.

Tra sprechi ben più grossi e concreti, tagliare sulla raccolta di sangue alle porte dell’estate appare davvero assurdo e persino antieconomico.

Durante la stagione calda, in particolar modo, ci sono diverse ragioni per cui puntualmente, anche senza sforbiciate ai fondi, si finisce in emergenza. Annualmente, infatti, le necessità della nostra zona aumentano notevolmente per l’arrivo di turisti e persone che durante l’anno vivono altrove, inoltre vi è una crescita drammatica del numero di sinistri stradali gravi e per ultimo i volontari sono meno propensi a donare con il caldo.

Con l’attuale interruzione delle raccolte in tutta la provincia, l’emergenza nei prossimi mesi appare non un rischio, ma praticamente una certezza.

Ieri ad Oria, al posto di una raccolta saltata all’ultimo momento, si è tenuta una conferenza stampa della locale sezione dell’Avis per rendere noto il problema. Ecco il filmato e a seguire il comunicato stampa.

La locale Sezione Avis di Oria, in accordo con gli organi Provinciali, ha annullato la raccolta di sangue programmata per il 17.06.2012 presso la locale sede di via Frascata.

Tale decisione è scaturita a seguito della comunicazione pervenuta dal S.I.T. di Brindisi in cui annunciava l’impossibilità dello stesso a garantire tutte le raccolte programmate in tale data e regolarmente inserite nel calendario provinciale, di fatto già a suo tempo concordato con la stessa ASL.

Le motivazioni di tale inconveniente sembra siano da attribuirsi al taglio di risorse finanziarie da parte della Regione Puglia per tale servizio, tanto da non permettere di riconoscere al personale utilizzato per le raccolte alcuna retribuzione.

Ci chiediamo, a questo punto, come la Regione Puglia e la ASL potrà gestire tale situazione in un momento così delicato come quello estivo; forse si pensa di trovare più conveniente impegnare più risorse economiche per approvvigionarsi di sangue all’esterno, sempre che in questo momento particolare dell’anno possa trovarne disponibilità.

È doveroso esprimere il nostro rammarico per l’accaduto e porgere le scuse a quanti donatori oggi si sono recati inutilmente presso la nostra sede.

IL PRESIDENTE Giovanni MINGOLLA

Brindisi: la Regione e l’Asl tagliano sul sangue donato, rischiando poi di doverlo comprare altrove

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